
Parlare di Poker Texas Hold’em senza arrivare a nominare il nome di David Sklansky vuol dire quasi non aver capito molto di questo coinvolgente gioco di carte. Sklansky è considerato a tutti gli effetti il padre della matematica applicata al poker alla texana, colui che per primo ha teorizzato efficacemente dal punto di vista numerico le basi di questo gioco.
La carriera di David Sklansky
Per capire l’importante contributo di Sklansky bisogna dare uno sguardo veloce alla sua carriera di giocatore professionista e si intuisce subito che ci si trova di fronte non solo ad un matematico teorico ma a uno dei più grandi giocatori nella storia del Texas Hold’em. Il soprannome con cui viene spesso appellato nei tornei è Il Matematico ed è effettivamente guadagnato sia sul tavolo verde che al di fuori di esso.
David Sklansky ha frequentato la Wharton School of Business dell'Università della Pennsylvania per un anno e non terminerà mai gli studi. Ha lavorato come attuario per un breve periodo prima di intraprendere la sua futura carriera di giocatore e autore di libri sul poker a tempo pieno.
È stato tre volte vincitore di braccialetti alla World Series of Poker, raccogliendo i suoi primi due braccialetti nelle competizioni del 1982. La prima incoronazione è arrivata in un evento $800 Mixed Doubles Seven Card Stud e la seconda vittoria in un $1,000 Draw High Event.
Sklansky ha vinto un altro braccialetto in un evento $ 1,000 Limit Omaha alle WSOP del 1983. Sebbene il No Limit Hold'em sia diventato la variante di poker più giocata al mondo negli ultimi 20 anni, Sklansky ha sempre eccelso in giochi come Stud, Omaha e altre varianti di poker meno giocate.
I suoi guadagni in carriera nei tornei ammontano a più di un milione e mezzo di dollari e Sklansky, a dispetto dei suoi oltre 70 anni di età, gioca ancora regolarmente agli eventi alle WSOP. La più grande vincita in carriera di Sklansky è arrivata al 10k WPT Championship 2006, dove è arrivato terzo per un premio di 419.040 dollari.
Le mani di partenza secondo David Sklansky
Quando David Sklansky nel 1976 pubblicò il suo libro “Hold'em Poker”, introdusse un sistema rivoluzionario per la selezione delle mani iniziali nel Texas Hold'em. A tutt’oggi questo sistema è considerato il Sacro Graal del poker.
Il concetto che Sklansky introdusse sui gruppi delle mani di partenza, e che in seguito ha approfondito in un successivo libro “Hold'em Poker for Advanced Players”, sin dalla sua apparizione nel 1976 è stato il centro di tutta la sua teoria e pietra angolare sulla questione delle mani di partenza. Oggi i migliori campioni del poker professionistico sono in grado di snocciolare le classificazione della Tabella Sklansky anche durante il sonno.
Il Texas Hold'em è cambiato molto dal 1976. Oggi le mani si giocano in maniera più aggressiva grazie principalmente al massiccio aumento di giocatori online giovani e audaci, ma ora, nonostante siano passati oltre 40 dalla pubblicazione dei libri in cui espone la sua teoria, il sistema di David Sklansky è fondamentale come allora.
I giocatori possono adattare i principi di Sklansky al proprio stile di gioco, ma la struttura del sistema da lui teorizzato rimane la stessa: le mani iniziali nel Texas Hold'em sono accuratamente raggruppate in base alla forza relativa. La tabella di Sklansky separa le mani iniziali giocabili di Texas Hold'em in otto diversi gruppi. Ogni gruppo può essere giocato da varie posizioni al tavolo in vari modi e Sklansky entra nei dettagli quando definisce la forza di ogni gruppo rispetto alla posizione particolare.
Quando un giocatore di poker raggiunge un certo livello di abilità, spesso si sente abbastanza coraggioso per cominciare a giocare non seguendo i dettami di David Sklansky, almeno in una certa misura, ma il buon consiglio che il matematico del poker ci fornisce è che tutti i giocatori principianti e intermedi si attengano strettamente ai suoi 8 gruppi di mani di partenza.
Sklansky incoraggia tutti i giocatori di poker a memorizzare gli otto gruppi. Anche se questo consiglio segue il punto di vista del suo autore, avendo lui stesso elaborato i gruppi, non è comunque un cattivo suggerimento perché, anche se pensi che il sistema di Sklansky fosse troppo rigido, nei fatti esso funziona. I principianti, i giocatori intermedi e anche i giocatori abbastanza esperti possono trarre vantaggio nel conoscere la Tabella Sklansky.
Gli otto gruppi della Tabella Sklansky
Vediamo la suddivisione elaborata da Sklansky e vediamo come giocare la mano in relazione alla posizione del momento ed alle azioni che glia altri giocatori hanno effettuato al momento del proprio turno di gioco. Questa la classificazione partendo dalle mani più forti, gruppo 1, e man mano scendendo di forza fino all’ottavo. La T sta per 10 (ten) e la s indica suited, due carte dello stesso seme.
Tutte le altre mani iniziali non menzionate in questo elenco, secondo Sklansky, sono ingiocabili e dovrebbero essere lasciate indipendentemente dalla posizione e dalla situazione. I gruppi di Sklansky sono usati per determinare le mani iniziali che dovresti giocare dalle prime, dalle medie e dalle ultime posizioni in cui ti trovi. Se non conosci ancora bene quali sono le posizioni ad un tavolo di Texas Hold’em leggi questa nostra precedente guida.
Sii consapevole del fatto che l'azione al tuo tavolo, in particolare qualsiasi rilancio prima di te, influenza notevolmente i gruppi che dovresti giocare.
Nei suoi libri, David Sklansky entra nei dettagli spiegando i punti di forza delle mani iniziali rispetto alla posizione e alle situazioni di puntata. Questi esami molto approfonditi di ogni mano dovrebbero essere studiati proprio lì, nei suoi libri.
Come giocare le mani iniziali secondo la tabella Sklansky
Sklansky ha il seguente sistema che descrive quali mani iniziali giocare da quali posizioni (tavolo a 10 giocatori). Nota che se ti rendi di avere contro la maggior parte degli opponenti che gioca in maniera loose aggresive, dovresti aggiungere un gruppo giocabile in più a tutti i suggerimenti:
Early Position
Sono i tre giocatori in posizione Under The Gun, i primi a parlare nella mano e secondo la teoria di Sklansky in assenza di un rilancio precedente dovrebbero fare un raise con i gruppi 1 e 2 e un call con il gruppo 3.
In caso rilancio effettuare un controrilancio con il gruppo 1 e una chiamata con i gruppi 2 e 3
Middle Position
I due giocatori seguenti, a meno che non abbiano una mano da foldare e in assenza di un precedente raise dovranno rilanciare con i gruppi 1, 2 e 3 e chiamare con il gruppo 4.
Nel caso ci sia già stato un rilancio allora un controrilancio con il Gruppo 1 e un call con i Gruppi 2 e 3.
Late Position
Sono i giocatori prima del bottone che in assenza di raise precedenti usciranno rilanciando con in mano delle carte dei gruppi 1, 2, 3 e 4 (includi il gruppo 5 se hai contro dei giocatore loose aggressive o delle calling station) e chiameranno con i gruppi 5, 6, 7 e 8.
In caso di rilancio: reraise con il Gruppo 1, call con il Gruppo 2 e 3 e nel caso abbiano delle carte suited o delle pocket pair del Gruppo 4 e 5.
Piccolo e grande buio
Rilancio o controrilancio con AA e KK. Fanno un call con i gruppi di mano 1 - 8 a seconda di quanti giocatori sono nella mano, delle posizioni in cui si trovano e se ci sono stati rilanci e/o controrilanci.
Un rilancio in una posizione iniziale richiederebbe di giocare solo i primi gruppi, mentre in caso di molte chiamate al tavolo questo rende giocabile qualsiasi mano suited.
Qualche pensiero finale
Potresti considerare la Tabella Sklansky non come fosse la bibbia ma ricorda che David Sklansky l’ha elaborata avendo al braccio diversi braccialetti vinti alle WSOP, centinaia di tornei e migliaia di mani vissuti direttamente sulla sua pelle.
Un dato certo è che questa è la base di inizio, come guidare la macchina. Devi sempre sapere quando è il momento adatto per la marcia giusta e quando padroneggi la tecnica di base potresti lanciarti a fare delle azzardate derapate o recuperare un’auto che sta sbandando. Le tecniche di base, come la tabella Sklansky si devono conoscere senza ombra di dubbio.
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